FAQ

Trova quì le risposte alle tue domande.

Quali metodi di pagamento sono accettati?

Bonifico Bancario - Carta PayPal o qualsiasi carta avente un iban.

1

Serve la partita iva?

Per iniziare no se si superano i 5000€ netti di provvigione servirà allora aprire una partita iva.

2

Le provvigioni maturate quando verranno erogate?

Le provvigioni verranno erogate direttamente sul vostro conto bancario ogni mese non appena avrete maturato minimo 30,00€.

3

Ci sono obblighi di acquisti mensili?

No, non c'è nessun vincolo di acquisto mensile.

4

La merce devo spedirla io?

No, all'incaricato spetta solo il ruolo del passaparola e dell'inviare l'ordine, per la spedizione ci penserà l'azienda che invierà la merce tramite corriere Nazionale SDA.

5

Quanto costano le spese di spedizione?

Le spese di spedizione ammontano a 9,76 euro, gratis solo se specificato nell'articolo in questione o superata una certa somma d'ordine.

6

Si può sponsorizzare all'estero?

No, per il momento solo in Italia.

7

Possono farlo tutti questo lavoro?

Tutti coloro che non hanno pendenze penali o che siano di maggiore età (Anni 18).

8

Non sono interessato all'attività posso acquistare solo il vino?

Si, contatta il rivenditore autorizzato dal modulo contatti, i invierà i prezzi e le caratteristiche dei vini.

9

Il mio ruolo nell'azienda come sarà identificato?

incarico alle vendite a domicilio occasionale (Senza partita iva)

L'attività di Incaricato alle Vendite di cui alla legge 173/2005 e legge 114/98 può essere svolta da tutte le persone fisiche che siano in possesso dei seguenti requisiti:

  • avere la maggiore età,
  • non avere pendenze penali,
  • essere in possesso del tesserino di riconoscimento rilasciato dalla società,

    Aspetti Fiscali
    Tale attività può essere svolta da chiunque, purchè in possesso dei requisiti come sopra riportato, in quanto le provvigioni percepite non cumulano con altri eventuali redditi e non devono essere dichiarati in base alla R.M. 180/E del 12.07.95 in quanto sono soggetti ad una ritenuta alla fonte definitiva del 23% sul 78% come contemplato dal D.P.R. 600/73 art.25 Bis. Inoltre le provvigioni incassate non rientrano nel calcolo del limite per essere a carico del coniuge ai fini della detrazione fiscale. Pertanto coloro che percepiscono solo provvigioni derivanti da attività di incaricato alle vendite a domicilio sono sempre fiscalmente a carico del proprio coniuge e pertanto è possibile usufruire della relativa detrazione fiscale.

  • Posizione IVA
    L'attività di incaricato alle vendite a domicilio può essere svolta senza iscrizione all'Ufficio IVA quando è svolta in modo occasionale per importi annui di provvigioni non superiori a 5.000 Euro netti; superando questo limite subentra l'obbligo di iscrizione all'Iva come contemplato dalla R.M 18/E sel 27.01.2006

  • Aspetti previdenziali
    Le provvigioni percepite dagli incaricati sono soggette al contributo INPS in base alla legge 335/95 sull'ammontare oltre i 5.000 euro di provvigioni nette (6.410 -22% detrazione).
    La quota Inps è a carico di 1/3 per l'incaricato e 2/3 per la società committente; l'adempimento del versamento all'Inps è a carico della società committente in qualità di sostituto di contributo. L'iscrizione all'Inps è a carico dell'incaricato a mezzo del modulo di iscrizione. La riduzione dell'aliquota Inps deve essere inoltrata alla società committente a mezzo specifica dichiarazione.

  • Limitazioni dell'attività
    I seguenti casi sono situazioni soggettive dove l'attività di incaricato alle vendite a domicilio è sempre consentito ed è compatibile sia fiscalmente che giuridicamente ma ci possono essere delle penalizzazioni in funzione a delle limitazione o revoche dei diritti acquisiti. Pertanto tutti coloro che si trovano nei seguenti casi:

  • disoccupazione,
  • mobilità,
  • pensione di invalidità,
  • cassa integrazione,
  • pensione previdenziale,
  • dipendenti di enti pubblici,
  • percettori di assegni assistenziali,

    possono subire una riduzione delle prestazioni concesse o anche la definitiva revoca.

  • Lavoratori dipendenti.
    L'attività di incaricato alle vendite è FISCALMENTE compatibile con qualunque tipo di attività di lavoro dipendente precisando che:

  • lavoratori dipendenti con aziende private,

lavoratori dipendenti in enti pubblici,

la prima categoria di dipendenti del settore privato non hanno particolari restrizioni ed i contratti di lavoro collettivi nazionali di categoria consentono l'attività libera, purchè non esercitata negli orari preposti all'attività di dipendenza; mentre la seconda categoria, a seconda degli enti pubblici interessati, sussiste una incopatibilità dettata dal nuovo contratto nazionale di lavoro, che in certi casi impone la scelta dell'attività esercitata o la riduzione a part-time per l'attività pubblica. In questi casi è consigliabile interpellare il proprio ufficio del personale per chiarire la possibilità a poter svolgere l'attività di incaricato alle vendite.

Pensionati.
Per la casistica dei Pensionati dobbiamo specificare i seguenti gruppi principali di appartenenza:
Pensioni di Invalidità. Coloro che percepiscono una pensione di invalidità, secondo del tipo di classe di invalidità, svolgendo qualsiasi tipo di attività, quindi anche di I.V.D., possono subire la revoca della pensione dall'ente predisposto. Da valutare attentamente caso per caso.
Pensioni di Previdenza. La casistica è molto numerosa e frazionata a seconda degli enti di previdenza e dei periodi di pensionamento. In linea generale l'attività di I.V.D. è compatibile in quanto il pensionato non perde mai il diritto alla pensione. L'unico rischio che può incorrere è quello che se ha una pensione di importi oltre i minimali può avere una riduzione di tale pensione per gli importi superiori a determinate classi di reddito e solo per il periodo in cui percepisce tali redditi. Terminato il periodo di doppio reddito la pensione viene reintegrata secondo la classe di appartenenza.
Pensione di reversibilità. La casistica è identica al punto 2 se la pensione di reversibilità è unica. Se invece oltre alla quota di reversibilità, sussiste anche la pensione diretta personale, secondo del cumulo totale, si può incorrere nell'eventuale revoca della quota di reversibilità.
Pensione Legge 335/95.La gestione pensionistica è separata ed integrata ad eventuali ulteriori tipi di pensioni. Al momento non sussiste la possibilità del cumulo delle pensioni o il cumulo dei contributi versati per ogni gestione previdenziale. Per avere avere diritto a questo tipo di pensione il contribuente deve aver versato minimo cinque anni completi di contribuzione minima.
Conclusioni: relativamente ai casi dei pensionati si deve valutare caso per caso e soggettivamente decidere per ciò che l'attività di I.V.D. può rendere in considerazione di un'eventuale e temporanea riduzione della pensione.

DEFINIZIONE DI OCCASIONALITA'

Non esistono regole che, facendo riferimento a criteri temporali o ad altri parametri, consentano di individuare in maniera netta le differenze che distinguono le attività abituali da quelle occasionali. Lo stesso Ministero delle Finanze, ha precisato che, essendo molto incerta la distinzione tra "abitualità" e "occasionalità", la valutazione circa l'esistenza dell'uno o dell'altro elemento deve essere fatta "caso per caso sulla base delle situazioni di fatto riscontrabili in concreto". In linea generale "per attività svolta in forma abituale deve intendersi un normale e costante indirizzo dell'attività del soggetto che viene attuato in modo continuativo: deve cioè trattarsi di un'attività che abbia il particolare carattere della professionalità" (circolare del Ministero delle Finanze 7/1496 del 30 aprile 1977). In sostanza, l'elemento dell'abitualità abbinato a quello della professionalità sta a delimitare un'attività caratterizzata da ripetitività, regolarità, stabilità e sistematicità di comportamenti. Per contro, il significato di occasionale, riferito alle attività commerciali e di lavoro autonomo previste dall'articolo 81, comma 1, lettere i) e l) del Tuir, traduce i caratteri della contingenza, della eventualità e della secondarietà (Cassazione, sentenza 1052 del 20 giugno 1988). Le prestazioni occasionali ai fini fiscali sono tali anche agli effetti previdenziali. Consegue che i percettori di questi redditi non sono tenuti al versamento di contributi INPS.
Relativamente agli Incaricati alle vendite a domicilio di cui alla Legge 173/2005 con la R.M 18/E del 27.01.2006 è stato determinato l'obbligo di iscrizione IVA al superamento dell'ammontare di provvigioni annue per un totale superiore a 5.000 Euro netti (Euro 6.410 Lordi detrazione 22% forfettaria).
Gli incaricati alle vendite, al contrario dei "lavoratori autonomi occasionali" di cui all'Art.81 T.U., sono sempre soggetti al contributo Inps di cui alla Legge 335/95 quando è superato il limite della franchigia dei 5.000 Euro netti.

VANTAGGI E SVANTAGGI

  • INCARICATI ALLE VENDITE A DOMICILIO VANTAGGI:
    - ritenuta d'imposta definitiva alla fonte,
    - aliquota minima IRPEF 23% calcolata sul 78% delle provvigioni,
    - aliquota INPS calcolata sul 78% delle provvigioni,
    - esclusi dal pagamento dell'IRAP,
    - provvigioni escluse da Dichiarazione dei Redditi (Unico),
    - non devono tenere la contabilità ai fini Irpef,
    - non sono soggetti ai parametri di controllo fiscale,
    - non sono soggetti agli studi di settore,
    - non hanno il costo per la compilazione della dich.dei redditi,
    - i pagamenti fiscali e Inps sono a carico della società committente,
    - le provvigioni non cumulano con altri eventuali redditi,
    - l'incaricato è sempre fiscalmente a carico del coniuge,
    - pressione fiscale e contributiva minima.
    INCARICATI ALLE VENDITE A DOMICILIO SVANTAGGI:
    - non possono detrarre l'IVA degli acquisti,
    - non possono detrarre i costi le spese dell'attività,
    - oneri deducibili non consentiti per le provvigioni percepite,
    - tassazione sul 78% delle provvigioni,
    - non hanno diritto all'esclusiva della zona,
    - non hanno un mandato regolamentato dal settore,
    - non hanno diritto all'indennità clientela,
    - non possono usufruire delle prestazioni Enasarco,
    - non hanno la liquidazione Firr,
    - il trattamento previdenziale Inps è ridotto e minimo.
    AGENTI DI COMMERCIO VANTAGGI:
    - possono detrarre l'IVA al 100% su automezzi e relative spese,
    - possono detrarre costi all'80% su automezzi e relative spese di gestione,
    - possono detrarre l'IVA ed i costi relativi alle spese inerenti l'attività,
    - hanno diritto all'esclusiva per la zona,
    - possono usufruire delle prestazioni Enasarco,
    - hanno diritto alla liquidazione Firr,
    - il trattamento previdenziale Inps è contributivo,
    - l'utile tassato è al netto delle spese inerenti l'attività,
    - possono detrarre gli oneri deducibili consentiti (spese mediche, interessi mutui, etc.),
    - possono usufruire delle detrazioni fiscali per i figli ed il coniuge a carico.
    AGENTI DI COMMERCIO SVANTAGGI:
    - tassazione progressiva sul reddito netto,
    - assoggettamento alla tassazione IRAP,
    - contribuzione Inps elevata,
    - soggetto ad imposizione Enasarco,
    - deve presentare la dichiarazione dei redditi,
    - le provvigioni nette cumulano, ai fini fiscali, con altri eventuali redditi,
    - sono assoggettabili agli studi di settore,
    - imposizione di redditi minimi da dichiarare in funzione ai costi e beni ammortizzabili,
    - pressione fiscale e contributiva elevata.
    Considerazioni finali: per uno scopo esclusivamente di risparmio fiscale e di costi, l'inquadramento come Incaricato alle Vendite a Domicilio, è più vantaggioso che di quello come Agente di Commercio. Consultare la seguente tabella.

10

© 2016 Guadagna col vino. Tutti i diritti riservati.
Creato con Webnode
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia